Pierangelo Dorini: gli investimenti del PNRR per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano

Pierangelo Dorini


Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede importanti investimenti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano, un settore fondamentale per la crescita economica del nostro Paese. Gli investimenti possono essere suddivisi in due filoni: da una parte il sostegno alle imprese turistiche e, dall’altra, gli interventi di manutenzione, restauro e valorizzazione dei beni culturali, affidati alla gestione del Ministero della Cultura per un totale di circa 5,74 miliardi di euro.

A giugno 2022, il Ministero della Cultura ha pubblicato diverse graduatorie di bandi, tra cui quelli relativi all'efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, all'attrattività dei borghi, ai parchi e giardini storici, alla valorizzazione dei luoghi di culto e alla tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale. La misura dedicata alla tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale ha incontrato alcune difficoltà in diverse regioni a causa della mancanza di domande sufficienti, che ha quindi portato alla riapertura dei termini dei bandi. Nonostante ciò, la Commissione Europea ha ritenuto che questi problemi non siano significativi al punto da impedire all'Italia di ottenere la seconda tranche di fondi prevista per il raggiungimento degli obiettivi fissati per giugno 2022.

Le risorse assegnate dal Ministero della Cultura ammontano a oltre 1,5 miliardi di euro e riguardano in particolare l'attrattività dei borghi, la messa in sicurezza e l'adeguamento sismico di chiese, torri e campanili, il restauro del patrimonio culturale gestito dal fondo edifici di culto e l'efficientamento energetico di musei, cinema e teatri. Gli investimenti maggiori sono stati destinati all'attrattività dei borghi, con circa 762 milioni di euro assegnati per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati. La misura prevede due linee di investimento: la “linea A” per i progetti pilota e la “linea B” per i progetti di rigenerazione urbana e sociale di almeno 229 borghi storici. Anche gli investimenti sui luoghi di culto possono essere suddivisi in due gruppi principali. Il primo riguarda la messa in sicurezza e l'adeguamento sismico di chiese, torri e campanili, per un totale di 240 milioni di euro. Il secondo prevede invece il restauro del patrimonio culturale gestito dal fondo edifici di culto, con un finanziamento di circa 250 milioni di euro. In aggiunta, un totale di quasi 289 milioni di euro è stato assegnato per l'efficientamento energetico di musei, cinema e teatri. Questo intervento è fondamentale per ridurre i consumi energetici degli edifici e limitare le emissioni di gas serra, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale del PNRR.

La ripartizione territoriale delle risorse assegnate dal Ministero per i Beni Culturali e il Turismo vede la Sicilia al primo posto, con 175 milioni di euro, seguita dalla Campania (circa 167 milioni) e dal Lazio (quasi 134 milioni). Al contrario, le regioni che riceveranno meno risorse sono il Molise (11,8 milioni), la Valle d'Aosta (21,8 milioni) e il Friuli Venezia Giulia (35,7 milioni).

In totale, saranno finanziati 1.512 progetti, di cui 742 riguardano l'efficientamento energetico di cinema, teatri e musei. Sono previsti anche 543 interventi per i luoghi di culto e 227 per i borghi.

Pierangelo Dorini

Fonte:

https://www.openpolis.it/a-chi-sono-andati-i-fondi-del-pnrr-per-la-cultura/

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