Pierangelo Dorini: uno studio rivela che la Terra potrebbe essere individuata dagli extraterrestri



Secondo uno studio condotto da un gruppo di scienziati delle Università di Manchester e delle Mauritius, le enormi quantità di onde radio provenienti dalla Terra renderebbero quest’ultima facilmente rintracciabile da eventuali forme di vita extraterrestri.

La ricerca, successivamente pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, si basa su una simulazione della dispersione di onde radio dalle torri di comunicazione mobile che sono presenti sul nostro pianeta. Partendo da un modello di dispersione realizzato con i dati disponibili relativi alla telefonia mobile, gli scienziati hanno calcolato la quantità di radiazioni che dalla Terra viaggiano nello spazio, lasciando una traccia che permetterebbe alle civiltà aliene di individuarci.

Ma cosa sono le onde radio e come fanno a disperdersi nello spazio? Le onde radio sono un tipo di onda elettromagnetica che, anche se dotata di una frequenza più bassa rispetto ai raggi gamma, riesce comunque ad attraversare l’atmosfera terrestre una volta raggiunta una frequenza sufficientemente alta. Giunte nella ionosfera, la fascia dell’atmosfera che si estende tra i 60 e 1000 km sopra la superficie terrestre, la maggior parte delle onde vengono assorbite o riflesse, rimbalzando sulla Terra. Alcune, invece, proseguono il viaggio e si disperdono nello spazio. Sono proprio queste onde radio quelle che si pensa possano raggiungere altri pianeti.

Nel mondo moderno sono davvero tanti gli oggetti che generano segnali radio. Se fino a qualche anno fa provenivano generalmente solo da antenne radio e TV, oggi vengono emesse dai WI-FI, dai cellulari e dai mezzi di comunicazione utilizzati per mettersi in contatto con gli astronauti inviati nello spazio.

“Sebbene sia vero che oggi abbiamo meno trasmettitori radiotelevisivi potenti – ha osservato il professore responsabile del team del progetto nonché direttore del Jodrell Bank Centre for Astrophysics dell'università di Manchester Mike Garrett – la proliferazione dei sistemi di comunicazione mobile in tutto il mondo è enorme. Benché ogni sistema rappresenti singolarmente potenze radio relativamente basse, lo spettro integrato di miliardi di questi dispositivi è sostanziale. Secondo le stime attuali, prima della fine del decennio avremo più di centomila satelliti in orbita attorno alla Terra. Che è già anormalmente luminosa nella parte radio dello spettro; se la tendenza continuasse, potremmo diventare facilmente rilevabili da qualsiasi civiltà avanzata dotata della giusta tecnologia”.

L’idea che la Terra sia diventata sempre più “silenziosa” in termini di onde radio sembrerebbe dunque essere messa in discussione dai risultati dello studio. Una convinzione che, tra l’altro, il professor Garrett ha sempre contestato. “Credo che sia molto probabile che là fuori ci siano civiltà avanzate e che alcune di esse siano in grado di osservare la dispersione radio prodotta dall'uomo e proveniente dal pianeta Terra", ha aggiunto Nalini Heeralall-Issur, professoressa associata all'Università di Mauritius.

Al momento, pare che solo le forme di vita con un’intelligenza superiore alla nostra sarebbero in grado di sintonizzarsi sulle nostre onde radio. Qualora però si continuasse ad installare sistemi a banda larga sempre più potenti, le probabilità che altri esseri possano intercettare la vita umana aumenterebbero parecchio.

Pierangelo Dorini

Fonte:

https://it.euronews.com/next/2023/05/12/gli-extraterrestri-potrebbero-individuarci-grazie-alle-onde-radio

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